mercoledì 4 aprile 2012

Indian Jewellery

Non so se siano stati i gioielli a portarmi all'India o l'India ai gioielli, fatto sta che questi sono diventati una mia grandissima passione
Come si vede spesso nei film o documentari gli indiani, uomini e donne, portano gioielli a profusione, braccialetti, cavigliere, anelli, ornamenti per il capo, collane, anelli per piede... di tutto di più. 
Gli alamkara, ornamenti, oltre a decorare il corpo, servono, in India, a definire la casta, l'appartenenza ad una fede religiosa, la situazione maritale, il gioiello ha una valenza molto ampia dal punto di vista sociologico e culturale, senza dimenticare quello economico (è un bene tesaurizzabile). La dote delle spose indiane (stridana) è costituita oltre che da denaro, stoffe anche da gioielli, che lei indosserà sempre durante la sua vita (non in caso di vedovanza). 
Jhumka campanelle in argentone indiano e vetro
Ogni momento della vita (samskara) di un indiano, è scandito anche dall'indossare un gioiello particolare, tutto questo è codificato nel Gryha Sutra
Uno dei rituali più famosi è il namakarna, cioè al neonato veniva assegnato il nome 12 giorni dopo la nascita, gli viene legato al collo o al polso un amuleto oppure forati i lobi o il naso (per le bambine), cosicché gli ornamenti attirino a sé gli spiriti malvagi.
Il matrimonio (svayamvara), altro momento importantissimo all'interno di una famiglia, è il momento in cui la donna deve indossare un adeguato corredo di gioielli, questi non verranno più tolti, e indossati quasi come un abito, cioè quotidianamente. Uno dei gioielli più famosi è il nath, l'orecchino da naso, che indica appunto una donna sposata, ne esistono diverse varianti a seconda della regione indiana. E' uso che alla donna venga donata dal marito la Mangala (o mangal) sutram, una collana (che equivale al nostro anello all'anulare sinistro), composta di 108 perle nere con ciondolo centrale. In Tamil Nadu si usa in più il pendente thali, in oro, sempre sorretto da una cordicella di fili intrecciati (anch'essi 108). Il tikli, il pendente sulla fronte, appeso a delle cordicelle o catene che passavano sulla scriminatura dei capelli. I bracciali, detti kankana, indossati a destra dallo sposo e a sinistra dalla sposa. Le cavigliere, in argento e portate a coppia su entrambe le caviglie, con campanelli che hanno la funzione di scacciare anche scorpioni o serpenti. Si regalano anche bracciali in vetro da 8 a 12. 
Il momento della morte, è scandito dal fatto che la donna si spoglia di tutti i suoi gioielli in quanto vedova, ed un gesto tipico è la rottura dei bracciali.
Il porta amuleti che viene indossato dagli uomini, ma anche dalle donne, si chiama thayittu, ha una forma cilindrica, o rettangolare, ed internamente vi viene inserito un mantra o uno yantra (che sono rispettivamente una formula o un diagramma magico). Gli uomini portano spesso degli anelli, incisi o con pietre.

Collana in lapislazuli, malachite e ottone con pendente centrale in ottone argentato

Per quanto riguarda i materiali con i quali vengono prodotti i gioielli, vengono usati sia argento che oro. Quest'ultimi è collegato anche al sole (al dio Surya), quindi alla luce o all'aspetto religioso buddhista (la parola gioiello era usata buddhisti come metafora della religione). Oro come elemento maschile. 
L'argento di solito per le cavigliere e anelli da piede, perché sono gli arti che toccano la terra che è impura, ma rappresenta la controparte dell'altro metallo, l'elemento lunare e femminile. la purezza. Molto oro lo troviamo al sud, ed invece l'argento a nord, comunque ci sono diverse utilizzazioni nelle varie regioni indiane.

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